Nei prossimi giorni sarà il 9 maggio, in tutti i telegiornali verrà "giustamente" ricordato l'omicidio di Aldo Moro, questo per la 29a volta.
Lo stesso giorno dello stesso anno veniva dilaniato, condannato forse dallo stesso "sistema", il giovane "rivoluzionario"
Peppino Impastato figlio e parente di mafiosi, reso celebre dal bellissimo film di
Marco Tullio Giordana "I cento Passi", ribellatosi alla sua condizione e per questo ucciso.

Ho iniziato a scrive questo post per mettere l'accento sul problema dell'informazione sul fatto che molta gente succube dell'informazione classica non abbia la possibilità, e mi riferisco in particolare ai giovani, di conoscere.


Un esempio incredibile è stato il 25 aprile, informazione relegata e incartapecorita da quasi tutti giornali a 5 o 6 notizia un poco prima delle notizia sul concorso di bellezza dei cani, con tutto il rispetto per questi animali, con servizi noiosi e che non raccontavano cosa è stato il fascismo, l'occupazione e quell'incredibile e purtroppo limitata, intendiamo un periodo duro ma pieno di ideali e voglia di rischiare per gli altri, stagione che è stata la
Resistenza Italiana.
«Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l'arma e il nome.»
Cesare Pavese
Altro esempio vale per una data nefasta e cioè per l'11 settembre, che verrà ricordato da chi non vuole ricordare solo come l'attacco terroristico agli USA, e non anche per un attacco terroristico contro la democrazia fatto in Cile di
Allende dagli stessi USA.
Ma questa volta voglio limitarmi a ricordare nello stesso modo due vittime del terrorismo mafioso , brigatista e "occulto", Peppino Impastato e Aldo Moro.
«È nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio,negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare,aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato,si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore.»Modena City Ramblers, dalla bellissima canzone "I Cento Passi"