

Lo stesso giorno dello stesso anno veniva dilaniato, condannato forse dallo stesso "sistema", il giovane "rivoluzionario" Peppino Impastato figlio e parente di mafiosi, reso celebre dal bellissimo film di Marco Tullio Giordana "I cento Passi", ribellatosi alla sua condizione e per questo ucciso.
Ho iniziato a scrive questo post per mettere l'accento sul problema dell'informazione sul fatto che molta gente succube dell'informazione classica non abbia la possibilità, e mi riferisco in particolare ai giovani, di conoscere.



Un esempio incredibile è stato il 25 aprile, informazione relegata e incartapecorita da quasi tutti giornali a 5 o 6 notizia un poco prima delle notizia sul concorso di bellezza dei cani, con tutto il rispetto per questi animali, con servizi noiosi e che non raccontavano cosa è stato il fascismo, l'occupazione e quell'incredibile e purtroppo limitata, intendiamo un periodo duro ma pieno di ideali e voglia di rischiare per gli altri, stagione che è stata la Resistenza Italiana.
Altro esempio vale per una data nefasta e cioè per l'11 settembre, che verrà ricordato da chi non vuole ricordare solo come l'attacco terroristico agli USA, e non anche per un attacco terroristico contro la democrazia fatto in Cile di Allende dagli stessi USA.

Ma questa volta voglio limitarmi a ricordare nello stesso modo due vittime del terrorismo mafioso , brigatista e "occulto", Peppino Impastato e Aldo Moro.
«È nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio,
negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare,
aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato,
si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore.»
Modena City Ramblers, dalla bellissima canzone "I Cento Passi"


«Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l'arma e il nome.»
Cesare Pavese
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l'arma e il nome.»
Cesare Pavese
Altro esempio vale per una data nefasta e cioè per l'11 settembre, che verrà ricordato da chi non vuole ricordare solo come l'attacco terroristico agli USA, e non anche per un attacco terroristico contro la democrazia fatto in Cile di Allende dagli stessi USA.
Ma questa volta voglio limitarmi a ricordare nello stesso modo due vittime del terrorismo mafioso , brigatista e "occulto", Peppino Impastato e Aldo Moro.
«È nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio,
negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare,
aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato,
si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore.»
Modena City Ramblers, dalla bellissima canzone "I Cento Passi"
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