domenica 15 giugno 2008
Auto ad acqua
In questi giorni è andata su tutti i principali organi di informazione la notizia di una macchina che utilizza come "carburante" l'acqua.
La società che ha richiesto il brevetto è la giapponese Genepax CO è il suo responsabile afferma la possibilità, senza supporto esterno, di produrre energia elettrica dalla sola H2O.
Con un solo litro di acqua un ora di autonomia a 80Km/h.
Resta da vedere se il tutto è funzionante e se qualche industria automobilistica vuole lasciare quella che sembra essere la via principale e cioè quella dell'idrogeno.
Immaginiamo solo le possibili utilizzazione di un simile generatore di corrente a qualsiasi tipo di alimentazione, resta da capire se un utilizzo su vasta scala di acqua non porterebbe il costo e la concorrenza all'accesso alla risorsa principale dell'uomo.
mercoledì 4 giugno 2008
Centrale nucleare di Krsko (correzione)
Questa centrale è attiva dal 1983, in una zona sismicamente attiva, è un impianto di seconda generazione di tipo PWR non dissimile da quello di derivazione sovietica WWER.
Su segnalazione di un utente (grazie!) il reattore famoso per il disastro di Černobyl' è di tipo diverso dal WWER, bensì di tipologia "RBMK molto meno sicuro per il cofficente di vuoto e di potenza positivi e per la presenza della grafite come moderatore" .
Per maggiori informazioni vedere su wikipedia.
Di seguito citazione parziale di un articolo da wikipedia che spiega il funzionamento di un reattore PWR (link completo)
I reattori PWR sono stati realizzati per evitare l'uso di vapore d'acqua contaminato come avviene invece nei BWR sopra illustrati. A tale scopo l'acqua di raffreddamento del nocciolo, usata come al solito come moderatore, viene tenuta a pressioni elevate intorno ai 150 bar, in modo da poter raggiungere temperature elevate senza cambiamento di stato. Questo, che è da una parte il vantaggio maggiore dei reattori PWR, ne è anche il limite: la temperatura critica dell'acqua è pari a 374.13 °C, e quindi il circuito primario può funzionare a temperature massime dell'ordine dei 320 °C; ciò limita nella pratica la produzione di vapore nel circuito secondario a pressioni dell'ordine dei 70-80 bar, riducendo quindi il rendimento termico dell'impianto. D'altra parte, l'acqua a contatto del nocciolo è a pressione più alta di quella di un reattore BWR, e quindi più incline a decomporsi in H+ e OH-, con conseguenti problemi di corrosione.
Con riferimento alla figura 4, il funzionamento di un reattore PWR è :
Le barre di combustibile C, anche qui in forma di pastiglie di ossido di uranio parzialmente arricchito, sono immerse nel moderatore M, acqua, che funge anche da fluido diatermico. Nella stessa acqua sono alloggiate le barre di controllo D usate per modulare l'emissione di neutroni. L'acqua è contenuta in un serbatoio V. L'acqua è fatta circolare da una pompa P1, e sottrae calore per contatto al nocciolo caldo. Il circuito, detto circuito primario è mantenuto ad una pressione abbastanza elevata da poter raggiungere senza vaporizzazione temperature atte a consentire lo scambio termico nel circuito secondario.
Il circuito secondario, non radioattivo, è costituito da un generatore di vapore B in cui viene fatta circolare acqua, anch'essa non attiva. Lo scambio senza contatto tra l'acqua del primario e quella del secondario genera vapore che, a pressione relativamente bassa, passa nella turbina T accoppiata ad un generatore G che produce elettricità da immettere in rete. Dalla turbina il vapore passa al condensatore K dove viene condensato, fornendo così l'acqua da reimmettere in ciclo mediante la pompa P2.
Una variante allo schema classico PWR (Westinghouse) è il reattore WWER, progettato nell'allora URSS, che ha uno schema analogo a quello di figura 4; si differenzia per taglie più grandi (fino a 1500 MW elettrici per singolo reattore).
Malgrado la maggiore sicurezza intrinseca dei reattori PWR, l'unico incidente grave avvenuto in reattori non moderati a grafite, quello della centrale USA di Three Mile Island, ha avuto come protagonista un PWR, di tecnologia Babcock&Wilcox e ha portato al rilascio all'esterno di quantità significative di materiale radioattivo (vedi voce per i dettagli).
In Italia è stata installata una sola centrale PWR, con tecnologia Westinghouse, a Trino Vercellese; anche questa è stata smantellata a seguito della decisione di ritirarsi dalla produzione elettrica per via nucleare. Comunque il Piano Energetico Nazionale, sviluppato all'inizio degli anni '80, prevedeva come progetto unificato (PUN) di centrale nucleare un PWR da 1000 MW[citazione necessaria] di produzione di energia elettrica (quindi con 4 circuiti refrigeranti, invece dei 3 di Trino). L'unico sito selezionato per una delle nuovi centrali secondo il PUN fu Trino (4 unità), mentre non si è mai arrivati ad una selezione del sito delle altre 4 centrali che dovevano completare il Piano Energetico Nazionale.
E' facile trovare sul web segnalazioni sulla difettosità e pericolosità di questo impianto in particolare basta cercare con un motore di ricerca "centrale nucleare krsko"
Speriamo che il rientrato allarme sia veritiero e che le autorità europee e italiane verifichino l'effettivo non pericolo!!!!
lunedì 2 giugno 2008
Nucleare a fissione No Grazie!!!!
Rilancio il post di Grillo contro la nuova ondata per il nucleare!!!
Il resto del mondo sta abbandonando l'atomo, anzi sta lasciando la fissione
nucleare e noi invece ....
Dalle news di questi giorni gli USA hanno raggiunto il 30% della produzione di energia dall'eolico, la Spagna ha superato per la prima volta la produzione di energia eolica rispetto al nucleare...
Speriamo solo che la fusione fredda, dal Giappone vedi l'articolo del Messaggero , arrivi prima che "lor signori" riescano nell'impresa di mettere delle centrali a fissione!!!!
E subito dopo due video da rainew24 da youtube sulla fusione fredda in Italia.....
Inchiesta di Rai News 24 sulla fusione fredda (parte 1)
Inchiesta di Rai News 24 sulla fusione fredda (parte 2)